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La Distorsione della Caviglia nel Basket

La distorsione di caviglia è uno degli infortuni più frequenti nello sport, in particolare nella pallacanestro. E’ difatti un movimento dell’articolazione che va oltre il suo normale range e che può avere ripercussioni a livello muscolare, tendineo e capsulo-legamentoso. A seconda del movimento che si sta facendo possiamo distinguere distorsione in inversione (più frequente) che colpisce il compartimento laterale della caviglia, e distorsione in eversione che interessa il compartimento interno.

La dinamica dell’infortunio nel 90% dei casi prevede un atterraggio sul piede di un avversario dopo un salto a rimbalzo, durante la fase di tiro o semplicemente da solo atterrando in maniera innaturale. L’infortunio può anche avvenire durante la corsa dopo un contatto con l’avversario o mentre si svolge un cambio di direzione.

Primo Intervento

La prima fase dell’infortunio, che avviene sul campo, prevede ghiaccio istantaneo ed il mantenimento dell’arto infortunato il più alto possibile per evitare un eccessivo afflusso di sangue nella parte lesa e compressione. Mentre nelle successive 24/48 ore se necessario si provvederà ad effettuare un esame diagnostico (ecografia, RM o RX) sotto consiglio dello specialista.

Trattamento

Per quanto concerne il recupero il primo step da fare è sicuramente quello della fisioterapia, fatta nell’immediato dopo un attenta valutazione anche diagnostica, poi si proseguirà ad attuare un programma atto a far diminuire il dolore e l’infiammazione con l’ausilo dei nostri macchinari di ultima tecnologia come il laser ad alta potenza, la tecar terapia, ultrasuoni e crioterapia a compressione.

Recupero Funzionale

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Prima Fase

La prima fase del recupero funzionale,  prevede un importante lavoro di mobilità (prima passiva e poi attiva), seguito da lavori di stabilità e propriocezione finalizzati a migliorare e recuperare il corretto appoggio del piede,sia in condizione statica che dinamica.

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Mobilità

La parte di mobilità prevede un lavoro iniziale con elastici enfatizzando soprattutto la contrazione eccentrica in flessione dorsale. Si passa poi a mobilità a corpo libero dove il paziente cerca di prendere coscienza della sua articolazione con movimenti di circonduzione del piede,flessione plantare/dorsale.

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Recupero

La seconda parte del recupero funzionale è basata sulla stabilità della caviglia. Si parte da un lavoro a catena cinetica chiusa che può essere svolto con carico a terra cercando di creare disturbi mirati che portino ad un’azione riflessa interna-propria di assestamento del piede infortunato per ritrovare il corretto equilibrio (appoggio monopodalico ad occhi chiusi, tenuta monopodalica con disturbo esterno). Nella nostra palestra riabilitativa troverete tutto ciò che occorre per un recupero ottimale,come: tavolette 180° e 360°,meduse, bosu e skimmy-ball. Ultimo step previsto è quello del rinforzo dei muscoli che sostengono in toto l’articolazione con lavori alla pressa. La pressa technogym è un esclusiva della nostra struttura, che ci può far lavorare con resistenza elastica, pesistica o combinata, un vero fiore all’occhiello per un recupero al top!

Dopo la fase di stabilità e propriocezione segue il lavoro in dinamica per il recupero completo che potrà essere svolto in palestra ma anche sul campo nel warm-up iniziale che prevede andature atte al rinforzo articolare ed al recupero ottimale dell’azione del passo. Fatto questo possono essere inseriti movimenti tecnici di base col pallone uniti a lavori di stabilità.

Una volta che l’altleta/paziente recupererà a pieno la funzionalità della sua caviglia con guadagno di forza e fluidità della dinamica del passo, potrà tornare all’attività senza alcun problema.